Corea del Sud: hacker rubano dati su quasi 1000 esuli nordcoreani

Ignoti hacker hanno rubato dati su 997 esuli nordcoreani rifugiatisi nel corso degli anni nella Corea del Sud. Fra i dati rubati vi sono nome, data di nascita e indirizzo di casa.

Il breach è avvenuto presso uno dei 25 centri di supporto che gestiscono gli esuli, fuggiti dalla Corea del Nord e che avevano trovato protezione nella provincia del Gyeongsang Settentrionale, in Corea del Sud. A quanto pare un dipendente del centro il 19 dicembre ha aperto un allegato infetto dando quindi accesso agli hacker.

Non è ancora chiaro se l’attacco sia stato condotto da comuni cibercriminali oppure dagli hacker governativi della Corea del Nord. Attualmente la Corea del Sud offre rifugio a più di 30.000 esuli nordcoreani.

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.