Lo sviluppatore di LuminosityLink rischia il carcere

Uno sviluppatore negli Stati Uniti, Colton Grubbs, dal 2015 al 2017 ha sviluppato e venduto ad almeno 6000 clienti il software noto come LuminosityLink, all’apparenza un normale software per il controllo da remoto del proprio PC, in realtà un trojan ad accesso remoto (RAT, remote access trojan).

Il software consentiva infatti ai suoi acquirenti di controllare altri PC senza i necessari avvertimenti normalmente visibili sul device controllato, e lo sviluppatore ne faceva vanto all’interno della comunicazione marketing. Come se non bastasse, egli forniva apertamente supporto tecnico ai clienti che chiedevano aiuto su come monitorare un PC di terze parti senza avere l’autorizzazione del proprietario.

Arrestato, si è dichiarato colpevole e rischia ora 25 anni di carcere e una multa di 750.000 dollari.

Maggiori informazioni nell’articolo di ars technica.

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.