
In un nuovo esempio di attacco alla supply-chain, un gruppo di hacker presumibilmente cinese si è insinuato in tre videogiochi molto diffusi in Asia e ha inserito una backdoor nei rispettivi programmi.
Un rapporto di ESET spiega come il gruppo di hacker sia riuscito a infettare due giochi e una piattaforma di gaming, colpendo così centinaia di migliaia di utenti.
In ognuno dei casi il malware presentava configurazioni diverse, ma il codice della backdoor era lo stesso per tutti e tre i videogiochi, così come il sistema di lancio. ESET è riuscita a contattare due delle tre aziende per rimuovere la minaccia, ma il terzo gioco – che ironicamente si chiama Infestation ed è prodotto dalla thailandese Electronics Extreme – ancora distribuisce gli eseguibili infetti.
Curiosamente, il malware prima di colpire il PC dell’utente controlla se la lingua del sistema sia il russo o il cinese, e in caso affermativo smette di funzionare, nel tentativo di evitare di estendersi a quelle determinate aree geografiche.
Per saperne di più: Gaming industry still in the scope of attackers in Asia e Game Development Companies Backdoored in Supply-Chain Attacks