Nuovo attacco alla supply chain: malware infetta tre videogiochi

In un nuovo esempio di attacco alla supply-chain, un gruppo di hacker presumibilmente cinese si è insinuato in tre videogiochi molto diffusi in Asia e ha inserito una backdoor nei rispettivi programmi.

Un rapporto di ESET spiega come il gruppo di hacker sia riuscito a infettare due giochi e una piattaforma di gaming, colpendo così centinaia di migliaia di utenti.

In ognuno dei casi il malware presentava configurazioni diverse, ma il codice della backdoor era lo stesso per tutti e tre i videogiochi, così come il sistema di lancio. ESET è riuscita a contattare due delle tre aziende per rimuovere la minaccia, ma il terzo gioco – che ironicamente si chiama Infestation ed è prodotto dalla thailandese Electronics Extreme – ancora distribuisce gli eseguibili infetti.

Curiosamente, il malware prima di colpire il PC dell’utente controlla se la lingua del sistema sia il russo o il cinese, e in caso affermativo smette di funzionare, nel tentativo di evitare di estendersi a quelle determinate aree geografiche.

Per saperne di più: Gaming industry still in the scope of attackers in Asia e Game Development Companies Backdoored in Supply-Chain Attacks

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.