Si dichiara colpevole l’hacker che lanciò DDoS contro popolari giochi online

Ecco cosa succede a indossare una felpa col cappuccio davanti al PC

Un ragazzo di 23 anni dello Utah, negli Stati Uniti, si è dichiarato colpevole di aver lanciato attacchi Distributed Denial-of-Service (DDoS) contro aziende di videogiochi online a cavallo fra il 2013 e il 2014.

Austin Thompson, che scriveva su Twitter con l’handle @DerpTrolling, fra dicembre 2013 e gennaio 2014 è riuscito a rendere irraggiungibili i server di svariati giochi online come League of Legends, EverQuest, Eve Online, Dota2, Runescape e altri, danneggiando aziende del calibro di EA, Sony Online Entertainment (nel frattempo confluita in Daybreak Games), Riot Games, Microsoft, Nintendo e Valve.

Tutti gli attacchi venivano accuratamente annunciati su Twitter.

Dopo gli attacchi Thompson è stato trovato e arrestato quasi subito. Ora rischia 250.000 dollari di multa e 10 anni di carcere.

Ho iniziato a interessarmi di cybersecurity dal 1989, quando ho "trovato" il mio primo virus. Dal 1992 me ne occupo professionalmente: per oltre un decennio come collaboratore di testate specializzate (fra cui PC Professionale), poi come consulente del Ministro delle Comunicazioni su aspetti di sicurezza delle reti, quindi con collaborazioni sui medesimi temi con Telespazio (gruppo Finmeccanica). Oggi mi interesso di nuove tecnologie (AI) e cyber warfare. Sono socio fondatore del chapter italiano di Internet Society, membro dell'Associazione Italiana esperti in Infrastrutture Critiche (AIIC) e della Association for the Advancement of Artificial Intelligence (AAAI). Dal 2006 lavoro per ESET, dove ricopro il ruolo di Operations Manager. Il blog è personale.